Songs of love, loss and devotion
Canzoni d’Amore, Perdita e Devozione
“La musica è la letteratura del cuore; inizia dove finisce la parola.”
– Alphonse de Lamartine
Da sempre, la musica è un intreccio di emozioni che danno voce al mormorio del tempo nel susseguirsi dei secoli. Noi ci approcciamo ad essa convinti che sia in grado di rappresentare tutti quei sentimenti i cui significati autentici non possano essere descritti unicamente a parole.Sin dai primi salmi di Davide fino alle canzoni di protesta di oggi, parole e armonia si sono fuse per donare la speranza e sfogare la rabbia, esprimendo in tal modo le emozioni più profonde dell’umanità.
Nel XVI e XVII secolo, dopo il risveglio del pensiero libero, il Rinascimento inaugura un periodo di fioritura rigogliosa delle arti. Musica e canto si fanno più intimisti, tanto da poter far luce su aspetti filosofici dell’esistenza fino ad allora repressi o messi al bando.
Temi poetici come amore e perdita, relegati nel Medioevo al diletto della nobiltà, si diffondono così in tutte le forme musicali, allacciandosi alla profonda devozione che permeava la società, dando vita alle espressioni artistiche più potenti e autentiche dell’epoca.
Il nostro programma Songs of Love, Loss and Devotion (Canti d’Amore, Perdita e Devozione) si serve della pletora di strumenti espressivi a disposizione dei musicisti del Rinascimento per manifestare l’intreccio armonioso di tematiche sbocciate nella luce fertile dell’epoca. Una gamma emozionale che comprende l’angoscia desolata di Che si può fare di Barbara Strozzi, il vibrante instinto amoroso dell‘Aria sopra la ciaccona di Tarquinio Merula, la cognizione della sofferenza individuale come via di redenzione, in pieno spirito di Riforma, delle canzoni per liuto dell’inglese John Dowland, la venerazione dei primi testi devozionali, tra cui i salmi di Davide, trasposta con serena fluidità nelle ambientazioni del francese Nicolas Vallet e le molteplici espressioni di disperazione, dolore estatico e amore travolgente che traspaiono nei canti degli italiani Claudio Monteverdi, Giovanni Battista Alveri e Giacomo Carissimi.
Songs of Love, Loss and Devotion guarda alla gloria che fiorì nel bagliore umanistico del Rinascimento, intessendone i variegati fili tematici su un telaio seicentesco, adoperando la fede come ordito e l’emozione come trama.
– Edit by Carlo Vanin